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Essere genitori, insieme: un cammino di amore e consapevolezza

Termina il percorso “Crescere nell’amore in famiglia”
Le coppie della Zona Pastorale di Atina riscoprono la bellezza del legame coniugale e del ruolo educativo condiviso

 

Domenica 27 aprile, nella cornice accogliente della Zona Pastorale di Atina, si è svolto il quarto e ultimo incontro del percorso “Crescere nell’amore in famiglia”, promosso dall’Equipe familiare zonale. Il pomeriggio, dal titolo “Genitori…AMO: essere genitori insieme”, ha rappresentato un momento di riflessione, condivisione e crescita per numerose coppie provenienti dalle diverse parrocchie del territorio.

A guidare l’incontro sono stati Simonetta De Filippis e Stefano Abballe, referenti del Settore Famiglia dell’Associazione Salesiani Cooperatori di Ostia (RM). Con uno stile semplice, diretto e profondamente umano, hanno accompagnato i presenti in un cammino di consapevolezza sul ruolo genitoriale nella società di oggi.

All’incontro hanno partecipato coppie in diverse fasi della loro esperienza familiare: alcune desiderano avere figli, altre stanno crescendo bambini piccoli o adolescenti, altre ancora, pur non avendo figli propri, si dedicano con amore all’educazione delle nuove generazioni attraverso l’insegnamento e l’impegno parrocchiale.

Il punto di partenza del pomeriggio è stato un messaggio forte e liberante: “genitori perfetti non esistono, così come non esistono figli perfetti”. Un’affermazione che ha aperto alla possibilità di vivere la genitorialità non come una gara alla perfezione, ma come un cammino condiviso fatto di amore, pazienza e autenticità.

È stata evidenziata la ricchezza delle differenze tra madre e padre: la madre, spesso più empatica e accogliente; il padre, guida razionale e punto di riferimento. Insieme, costruiscono quella base sicura che permette ai figli di crescere liberi, amati e capaci di affrontare il mondo.

Uno dei messaggi più significativi dell’incontro è stato l’invito a prendersi cura della coppia, primo

“figlio” del matrimonio. Amare i propri figli significa, prima di tutto, continuare ad amarsi come sposi. Da qui, il motto condiviso con tutti i partecipanti: “un’ora al giorno, una sera a settimana, un giorno al mese, una settimana all’anno”, un invito concreto a ritagliarsi spazi di dialogo, intimità e complicità nella quotidianità.

È stato sottolineato, inoltre, quanto sia importante non avere timore di mostrare affetto davanti ai figli: un abbraccio, un sorriso, un gesto d’amore tra marito e moglie parlano ai bambini di una famiglia viva, solida, capace di affrontare anche le difficoltà con amore e unità.

A rendere ancora più coinvolgente il pomeriggio è stata un’attività di coppia: ogni marito e moglie, muniti ciascuno di un pennarello, hanno disegnato insieme – senza parlarsi – un’immagine che rappresentasse la loro famiglia. Un esercizio tanto semplice quanto rivelatore, che ha portato i presenti a scoprire quanto, pur in modi diversi, condividessero lo stesso sguardo sulla propria casa, sulla propria vita quotidiana.

Durante l’incontro, i bambini hanno potuto partecipare a un’animazione pensata appositamente per loro, lasciando ai genitori la libertà di vivere serenamente il momento. Le ragazze adolescenti, con grande entusiasmo e talento, hanno curato un’introduzione musicale e un intermezzo artistico, eseguendo brani con violino, violoncello e chitarra, regalando emozione e bellezza.

L’incontro si è concluso con un clima di gratitudine e condivisione: i volti sereni, gli abbracci tra coppie e le riflessioni emerse hanno testimoniato quanto sia prezioso creare spazi di ascolto e confronto per chi vive la vocazione all’amore familiare. L’Equipe familiare della Zona Pastorale di Atina, attraverso questi appuntamenti, ha seminato parole, gesti e momenti che continueranno a crescere nel cuore delle famiglie, come segno concreto di una Chiesa che cammina accanto ai genitori, con delicatezza e speranza.

Claudia e Marco