Il Vescovo accompagna e benedice l’inizio del loro ministero pastorale
I preannunciati avvicendamenti in diocesi si vanno via via realizzando. Venerdì 31 ottobre il Vescovo Gerardo Antonazzo ha presieduto a Caira, frazione di Cassino, nella chiesa di S. Basilio Vescovo, rimasta sede parrocchiale vacante, la solenne Messa vespertina per l’inizio del nuovo ministero pastorale di don Cristian Di Silvio e don Nello Crescenzi, che si aggiunge a quello nelle parrocchie di S. Pietro Apostolo in Cassino e S. Giovanni Battista in S. Angelo in Theodice. L’evento era importante, perciò c’era grande attesa, come sempre quando cambia qualcosa nella vita e nella prassi di una parrocchia, tanto più quando a cambiare è il parroco. È per questo che all’inizio, quando hanno fatto ingresso in chiesa i celebranti, si percepiva un senso di attesa ben comprensibile; oltre ai parrocchiani locali, c’erano persone venute da Cassino e da S. Angelo, ad accompagnare i loro amati sacerdoti. Poi il concelebrante Don Carlo Di Sotto ha dato lettura delle due Lettere ufficiali dello scorso settembre, con cui il Vescovo notificava i nuovi incarichi di Don Cristian, che curerà la vita parrocchiale, e Don Nello, che sarà l’Amministratore. All’inizio dell’omelia, il Vescovo ha subito affrontato la questione degli avvicendamenti. È come una sosta di riflessione, ha detto, di discernimento che prelude ad una ripartenza, come d’altronde accade a tutti nella vita. E si è riferito alla prima lettura della Messa per la solennità di Tutti i Santi tratta dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo, che descrive la visione di una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello. L’Apocalisse, ha spiegato, non è qualcosa di terribile e catastrofico, come a volte intendiamo, ma è la rivelazione di quello che ci aspetta, il compimento definitivo della nostra speranza, centrato sull’essere Chiesa: quando Dio si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. Noi sulla terra siamo la Chiesa pellegrina, incamminata verso la Chiesa del cielo. C’è un rapporto speculare tra cielo e terra. Interessante è che la moltitudine immensa è davanti al trono del Padre. Al centro della descrizione c’è l’Agnello, Cristo: questa è la Gerusalemme nuova, comunità perfetta dei santi in cielo. Gesù è sempre il centro, il fulcro e deve esserlo anche della nostra vita. L’abbraccio paterno del Vescovo a Don Cristian e a Don Nello, ha strappato applausi commossi dei fedeli. Poi la celebrazione è proseguita, ben accompagnata dai canti del Coro, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Tutto era stato preparato con cura, le letture, le preghiere dei fedeli affidate ai bravissimi bambini del catechismo, l’offertorio, con l’offerta anche di cesti di alimenti. Alla comunione, oltre al Vescovo c’è stato anche Don Cristian a distribuire le ostie consacrate. Prima della benedizione conclusiva, ha preso la parola Don Cristian che, mettendo da parte frasi preparate, ha preferito parlare brevemente e a braccio con la sua simpatia e spontaneità e ha dato appuntamento già all’indomani per il catechismo e per svelare le date della Prima Comunione in parrocchia, infine ha fatto capire che c’era anche un piccolo rinfresco e quindi bisognava chiudere i discorsi. A sua volta anche Don Nello, ha detto poche ma importanti cose dicendo: “Fidatevi di noi!”, come dando la sua parola che farà tutto il possibile. Ultimo momento toccante è stato quando il fedele Placido, a nome di tutta la comunità, ha ringraziato il Vescovo ed i nuovi parroci. Applausi e dopo la Benedizione, saluti abbracci, cordialità… e fuori tante cose buone e appetitose. Non c’è che da fare gli auguri ai due bravi Sacerdoti e ai numerosi parrocchiani dislocati in diverse chiese, ma certamente uniti e volenterosi, non tralasciando di pregare per i carissimi Don Cristian e Don Nello.
Adriana Letta









































