Sabato – 10ª settimana del Tempo Ordinario – (Mt 5,33-37)
Parola del giorno: “… non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello.”
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Un proverbio dice:
“la parola è d’argento, il silenzio è d’oro”.
L’uomo non osi giurare su Dio,
poiché Egli non è oggetto di conferme.
L’uomo non osi giurare sulla terra,
poiché non è l’inventore del mondo.
L’uomo non osi giurare su se stesso,
poiché è responsabile della sua vita,
ma non ne è il creatore.
La verità non si sostiene con il peso di formule vane.
“Sì” sia sì, “No” sia no, con onestà,
non di più, non di meno.
il di più non è verità,
e ciò che non è verità è falsità.
L’uomo che ama la verità
la cerca con chiarezza di parola,
con onestà d’intenti, con umiltà di cuore.
Che ogni parola sia coraggiosamente vera,
che ogni promessa sia autenticamente mantenuta,
perché il parlare “giusto” non ha bisogno di orpelli,
ma risplenda come oro puro in terra come in cielo.