Mercoledì – 1ª settimana di Quaresima (Lc 11,29-32)
Parola del giorno: “Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. ”
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Salomone, figlio di Davide, era famoso
per la sua saggezza e per il glorioso regno
che Dio gli aveva concesso. Eppure, Gesù
afferma di essere più grande di lui.
Questo significa che la sua sapienza
supera quella di Salomone
perché è la stessa sapienza di Dio fatta carne.
Non è solo un re terreno, ma il Re messianico,
il Figlio di Dio. Questa affermazione
interpella anche noi oggi:
siamo capaci di riconoscere in Gesù
colui che è più grande di ogni sapienza umana?
La folla ai tempi di Gesù cercava segni straordinari,
ma non riusciva a vedere la Verità presente davanti a loro.
Il rischio è anche il nostro:
aspettare manifestazioni spettacolari di Dio,
mentre Egli si rivela nell’umiltà della sua parola
e nella presenza viva della Chiesa.
Accogliere Gesù, “più grande di Salomone”,
significa affidarsi alla sua sapienza,
ascoltarlo con cuore semplice e aperto e rispondere con fede.