Prima della festa il Triduo per S. Antonio a Cassino

Affollatissimo il triduo di preparazione alla festa del Santo di Padova nella chiesa di Cassino a lui intitolata. A presiedere la celebrazione eucaristica di quei tre giorni, il parroco Don Benedetto Minchella ha invitato tre diversi Sacerdoti amici, che ben volentieri hanno aderito all’invito. Mercoledì è stato Mons. Alfredo Di Stefano, parroco della Cattedrale di Sora, che nella sua omelia non solo ha commentato le letture del giorno, ma le ha sapute ben coniugare con la figura di S. Antonio. In particolare ha lasciato nella mente e nel cuore dei presenti l’immagine della tenerezza di S. Antonio che tiene tra le sue braccia il Bambino Gesù perché è attento ascoltatore della Parola di Dio che è, appunto, Gesù, e come Maria lo porta agli altri.

Giovedì è stata la volta di Dom Antonio Maria Di Bussolo, benedettino, il quale ha sottolineato in particolare la predicazione straordinaria del Santo di Padova, predicazione che partiva dal cuore, per cui anche oggi resta per noi il messaggio antoniano di non sprecare le parole ma di usarle sempre a buon fine e di comunicare come diceva il card. Newman: Cor ad cor loquitur.

L’ultima sera è intervenuto Don Antonio Molle, parroco di Settefrati e Rettore del santuario di Canneto: l’aspetto di S. Antonio che ha evidenziato è stato la “sapienza“, quella che è dono di Dio e non ottenuta con le forze umane; egli l’aveva chiesta pregando, e scelta preferendola ad altri beni e lo rese così santo che a soli 36 anni, morendo, dopo aver compiuto innumerevoli miracoli, lasciò dietro di sé una fama di santità enorme, tanto che fu dichiarato Santo dopo solo dieci mesi ed è ancor oggi il più amato fra i Santi.

Al termine della celebrazione, c’è stato il rito della benedizione del pane di S. Antonio, in ricordo di uno dei tanti miracoli del Santo, che restituì la vita ad un bimbo e la madre di questo promise tanto pane ogni anno per i bisognosi quanto era il peso corporeo del bambino. Infatti, ha chiarito Don Benedetto, tutte le offerte che verranno raccolte con la distribuzione del pane di S. Antonio, saranno impiegate dalla Caritas parrocchiale per aiutare chi è nel bisogno, secondo l’esempio antoniano. Anche il Vescovo Gerardo, intervenuto la sera per lo spettacolo di Ecclesia Theatre, passando in chiesa ha visto e preso del pane benedetto, lodando l’iniziativa.

– Adriana Letta

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