Pellegrini alle radici della propria Fede

In partenza per la Terra Santa 50 pellegrini delle Parrocchie di S. Antonio da Padova e di S. Giovanni Battista in Cassino

Con questa Messa inizia il nostro pellegrinaggio in Terra Santa. Con queste parole Don Benedetto Minchella, nella chiesa parrocchiale di S. Antonio in Cassino, ha esordito alle 7,45 iniziando la Celebrazione Eucaristica mercoledì 28 febbraio. Fuori era pronto il pullman, nel cui bagagliaio i pellegrini avevano già sistemato i loro bagagli prima di entrare in chiesa, per essere pronti a partire subito dopo. Nonostante il freddo pungente, la chiesa era piena, dei cinquanta pellegrini della parrocchia organizzatrice e ospitante e della parrocchia-sorella, S. Giovanni Battista, e di altri fedeli venuti o perché abitués di quell’orario o per salutare i partenti.

Con questa celebrazione – ha sottolineato ancora Don Benedetto – vogliamo pregare e chiedere al Signore la grazia di poter ricevere frutti spirituali dall’esperienza di ripercorrere i luoghi di Gesù, ma vogliamo anche pregare per la Terra Santa, perché davvero possa diventare una Terra di Pace per tutto il mondo.

Raccoglimento, partecipazione, senso comunitario erano sentimenti palpabili tra i presenti, insieme a quel senso di attesa gioiosa di un evento lungamente atteso e sognato. Gioia di partire che porta inevitabilmente con sé anche una qualche forma di timore e preoccupazione nel “lasciare”, ma prevale sempre l’aspettativa, la curiosità, l’apertura ad esperienze nuove. Come contraltare, in chi resta e saluta, fa capolino un po’ di rammarico per non poter partecipare alla gioia collettiva e alla vita di gruppo. Sentimenti intrecciati tra loro in ogni singola persona e tra i diversi gruppi, ma dominati dalla solidarietà. Infatti durante la celebrazione, sono state raccolte le offerte per la Terra Santa, che il gruppo dei pellegrini consegnerà a nome della parrocchia una volta arrivati a Gerusalemme.

Al termine della Messa, Don Benedetto ha voluto dare una speciale benedizione ai pellegrini: li ha fatti disporre tutti in semicerchio ai piedi dell’altare, li ha aspersi con l’acqua benedetta ed ha impartito la solenne Benedizione con la preziosa Reliquia della Santa Croce, che normalmente è esposta in alto sull’altare. Poi, altro momento molto intenso e sentito, ha invitato tutti a baciare in segno di fede e devozione la santa Reliquia.

Ed è giunto il grande momento della partenza. Saluti, caricare le ultime cose, salire sul pullman, fare la conta. Il “candidato diacono” Francesco pronto a… dirigere il traffico dei pellegrini controllando l’elenco… Ecco, pian piano tutti sono a bordo, sale anche Don Benedetto, il pullman si muove, molte mani si agitano in segno di saluto. Buon viaggio e buon pellegrinaggio!

Poco dopo, mentre sono tutti in viaggio, arriva la telefonata del Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, che vuole donare con la sua parola la benedizione e soprattutto l’incoraggiamento “nell’affrontare questo cammino/pellegrinaggio per riandare alle radici della propria fede ma soprattutto per incontrare a Gerusalemme il Signore Gesù Risorto”. “Ora che ci stiamo preparando alla Pasqua – ha proseguito il Vescovo – quale modo migliore per farlo se non visitare i luoghi dove Egli è vissuto e ha donato la sua vita!”. Mons. Gerardo ha detto che nostalgicamente è unito ai partenti, perché è stato tante volte in Terra Santa e sa bene che ogni volta, quando si va via, si prova il desiderio di ritornarci il più presto possibile e quindi ha rivolto loro “l’augurio che si fanno gli Ebrei fra di loro al termine della celebrazione della Pasqua ebraica: L’anno prossimo a Gerusalemme!”. E ha concluso: “Che possa essere questo l’invito non tanto e non solo di ritornare ogni anno in Terra Santa, ma di ritornare sempre col cuore in quei luoghi dove c’è stato l’inizio della nostra fede”. Infine ha benedetto i pellegrini telefonicamente.

Adriana Letta

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