Una singolare mostra: Il culto alla Madonna di Loreto

La bellezza della Madonna di Loreto: a lei si dedica una meravigliosa mostra

Arriva nella città di Arpino la mostra itinerante “Tessere la Speranza” promossa dalle due Soprintendenze territoriali del Lazio: si tratta di un importante progetto di restauro, studio e valorizzazione dei preziosi abiti devozionali delle immagini della Vergine Maria nel centro Italia. L’edizione arpinate è dedicata alla Madonna di Loreto, il cui culto è particolarmente sentito nella nostra Diocesi, dove si diffuse sin dal XV secolo.

Proprio ad Arpino una delle prime raffigurazioni della Vergine lauretana è su un affresco risalente al XVI secolo, all’interno della chiesa omonima, a ricordo del miracoloso trasporto della santa casa di Nazareth nella città di Loreto, che la tradizione fissa nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294. La devozione popolare si è poi diffusa nella città arpinate soprattutto durante la pestilenza del 1659, nella quale la popolazione sperimentò la protezione della Vergine. Dal 1756, la statua della patrona della città, custodita presso la chiesa di sant’Andrea Apostolo, con la sua macchina processionale a forma di casa sostenuta dagli Angeli, viene esposta, in occasione della festa di dicembre, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. Il suggestivo Palazzo Boncompagni, in Piazza Municipio, ospita un abito ricamato finemente dalle monache benedettine di Arpino con cui viene rivestito il simulacro della Vergine di Loreto.

Ed è nello stesso Palazzo che è stata allestita la mostra “Tessere la Speranza. Il culto della Madonna di Loreto”, che offre l’occasione per apprezzare non solo delle straordinarie opere d’arte, ma anche significative espressioni di quella tradizione religiosa che ha rappresentato per secoli un riferimento identitario delle comunità locali. All’inaugurazione dell’esposizione, il 9 dicembre, sono intervenuti il vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, monsignor Donato Piacentini, il sindaco di Arpino Renato Rea, la Soprintendente Archeologia-Belle Arti e Paesaggio (ABAP) per l’Area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, Alfonsina Russo e il Soprintendente ABAP per le province di Frosinone, Latina e Rieti, Saverio Urciuoli. La mostra rimarrà aperta fino al 9 febbraio 2018.

Augusto Cinelli

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