La Peregrinatio fa tappa a Caira

La Madonna di Fatima giunge nella parrocchia di S. Basilio Vescovo

E’ dunque arrivato il giorno tanto atteso dalla comunità parrocchiale di S. Basilio Vescovo a Caira, di ricevere in affidamento per qualche giorno la venerata statua della Madonna di Fatima in peregrinatio nella Diocesi e, in questo periodo, nella Zona pastorale di Cassino.

Venerdì 17 novembre una piccola delegazione di portatori, guidata dal Parroco Don Claudio Monti, si è recata a Cassino presso la parrocchia di S. Antonio dove, finita la Celebrazione Eucaristica, sono stati loro a prendere la statua e a portarla all’esterno, per posizionarla sul furgone. Il bello è che questi momenti, prima dentro e poi fuori della chiesa, sono stati vissuti insieme dalle due comunità, fraternamente unite dalla comune Madre celeste. Insieme hanno pregato e cantato i due parroci e le due comunità nell’effettuare poi la “staffetta” che ha visto partire il furgone impreziosito dalla presenza di Maria, alla volta di Caira, tra i saluti e lo sventolio di bianchi fazzoletti da parte di chi restava. Questo è uno dei tanti aspetti rilevanti della peregrinatio della Madonna di Fatima: il dispiacere degli uni di lasciarla si unisce alla gioia degli altri nell’accoglierla, ma in tutti cresce la consapevolezza che Maria è Madre di tutti e dunque siamo tutti fratelli.

Giunti al bivio di ingresso in Caira, il furgone si è fermato, i portatori si sono issata la statua sulle spalle, mentre le persone con i flambeaux che attendevano si ponevano in fila, i bambini davanti!, per portare Maria in processione fino alla chiesa. Così il Corso S. Basilio, illuminato lungo il percorso da ceri accesi e ornato ai lati di decorazioni di nastri, fiocchi e palloncini, ha visto scorrere il corteo tra canti e preghiere. Giunti alla chiesa, aperta, illuminata, addobbata e pronta, la statua ha fatto solenne ingresso ed è stata esposta sull’altarino ben preparato e arricchito di fiori e ceri degni di una Madre così amata. 

Tanti i bambini presenti con le catechiste e i genitori, tanti anche gli adulti, la chiesa era piena, forse anche più che la domenica, eppure era un giorno feriale e l’orario della Messa è stato anche un po’ ritardato. Questo vuol dire, ha fatto notare e ha sottolineato Don Claudio nell’omelia, che non è stato l’invito del parroco, ma è stata Lei, nostra Signora di Fatima, ad attirare tante persone in chiesa, Lei, la Madre di tutti noi, che sa farci sentire amati e ci dà fiducia e sostegno in tutte le occasioni. “Stiamo qui per Lei, senza guardare l’orologio”, ha detto. La Madonna ci insegna ad amare e smuove i nostri cuori, perché ha accolto la Parola di Dio, non per obbligo ma per amore. Questo è un momento particolare, ha proseguito Don Claudio, in cui la Madonna vuole stare in mezzo ai suoi figli. In questi giorni della sua permanenza qui da noi, la porteremo nelle scuole, al Centro disabili, nelle zone del paese dove solitamente non passano le processioni. Così noi accompagniamo Lei e Lei accompagna noi.

Ringraziamo la Madonna per questo suo amore, ha concluso, in questo anno particolare in cui si celebra il centenario delle sue apparizioni a tre semplici pastorelli, Lucia, Giacinta e Francesco. Chiediamo a Maria la guarigione dell’anima e del corpo, con fede e con fiducia. Lei ci accarezza, ci abbraccia e ci tiene per mano. Ci offre il beneficio di sentirci amati ci dona consolazione, conforto e pace.

Al termine della celebrazione, tutti insieme i presenti hanno letto la Preghiera alla Madonna di Fatima composta dal vescovo Gerardo proprio per questa speciale peregrinatio. E la gioia dei cuori era palpabile nell’aria, si era stabilito un clima di festa particolarmente sentito e intenso, in cui tutti, adulti e bambini, erano coinvolti in prima persona.

Adriana Letta

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