La comunità di S. Bartolomeo festeggia il suo Patrono

Cassino, la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo accoglie il Vescovo per la Messa della vigilia

I festeggiamenti in onore di S. Bartolomeo Apostolo a Cassino, iniziati con il Triduo di preparazione spirituale il giorno 22 agosto, hanno visto nella vigilia della festa il Vescovo, Mons. Gerardo Antonazzo, intervenire nella parrocchia cassinate guidata da P. Aurelio Son Maxia per presiedere la S. Messa prefestiva.

La comunità si è dunque riunita  nella sua bella e moderna chiesa parrocchiale intorno al Pastore, curando ogni aspetto della celebrazione, grazie al gruppo dei ministranti, che conta anche alcuni bambini abbastanza piccoli ma molto impegnati, ed anche a quello dei due gruppi corali parrocchiali che ha animato la liturgia vespertina.

Già nell’introduzione e poi ancor meglio nell’omelia, Mons. Gerardo ha usato le parole della Colletta «Confermaci nella fede, o Padre, perché aderiamo a Cristo, tuo Figlio, con l’entusiasmo sincero di san Bartolomeo apostolo, e per sua intercessione fa’ che la tua Chiesa si riveli al mondo
come sacramento di salvezza», che costituisce il senso vero della celebrazione: farsi contagiare dall’incontro con Gesù che cambia la vita come l’apostolo Bartolomeo, “un Israelita in cui davvero non c’è falsità”, come afferma Gesù appena lo vede. Solo Giovanni in questa pagina di vangelo (1,45-51) lo chiama Natanaele, mentre gli altri evangelisti lo chiamano Bartolomeo. L’invito, giunto dal suo amico Filippo, ha fatto notare il Vescovo Antonazzo, non è stato un discorso argomentato mirante a convincere, ma il semplice annuncio di aver trovato “colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth”. Non sembra che Filippo stia parlando di una persona eccezionale, ma comune, “Gesù figlio di Giuseppe”. Anzi, addirittura, il nome Nazaret, luogo sperduto e sconosciuto, fa nascere in Bartolomeo diffidenza: “Da Nazareth può mai venire qualcosa di buono?”. Per tutta risposta, Filippo, che l’annuncio l’ha già dato, fa l’invito, breve e diretto: “Vieni e vedi”. Filippo è qui un “perfetto catechista”, ha osservato il Vescovo, non pretende di essere lui a convincere l’amico (sa bene che lo farà Gesù), ma gli dà testimonianza di come il seguire Gesù riempia il cuore di gioia e di senso. Così l’entusiasmo di Filippo si trasmette a Bartolomeo-Natanaele, che segue anche lui Gesù, che lo ha saputo attrarre sin dal primo momento dell’incontro.

Così la Chiesa, come ogni nostra comunità cristiana, anche oggi, in questi tempi difficili e bui, è chiamata a dare – come Filippo – testimonianza a Cristo, a “splendere come astri nel cielo”, che non di giorno sono visibili, ma proprio nel buio della notte si vedono e fanno luce. Così ogni cristiano potrà portare luce e speranza là dove dominano disorientamento e angoscia.

Tutta la celebrazione è stata seguita dai fedeli con attenzione e partecipazione e alla fine il Parroco P. Aurelio ha voluto ringraziare, a nome della intera comunità, il Vescovo che ha accettato di intervenire a presiedere la celebrazione. Dopo la solenne Benedizione impartita dal Vescovo, questi si è fermato a salutare cordialmente i presenti.

Il giorno 24, festa dell’apostolo San Bartolomeo, la S. Messa, animata dall’altro Coro parrocchiale, è stata celebrata alle ore 18.00, alla presenza, oltre che dei fedeli, di una rappresentanza dell’Amministrazione comunale e subito dopo è stato il momento dei portatori, che hanno sollevato la statua del Santo, Patrono della Parrocchia e del quartiere, e lo hanno portato fuori della chiesa, percorrendo, tra canti e preghiere, le strade del quartiere. Quando la Processione, compiuto l’itinerario previsto, è tornata nei pressi della chiesa, la sera era ormai scesa ed era buio, l’atmosfera ideale per gli immancabili e attesi fuochi d’artificio, spettacolari e ammirati da tutti i presenti. Solo dopo la statua è stata riportata all’interno della chiesa parrocchiale e ricollocata al suo posto d’onore, tra fiori e luci. Ora certamente il Santo Martire Bartolomeo, di cui la tradizione, o forse la leggenda, racconta che fu missionario in India e in Armenia, dove avrebbe convertito anche il re, subendo però il martirio tremendo di essere scuoiato vivo e decapitato, dovrà vigilare sui fedeli della comunità parrocchiale a lui intitolata, aumentando la loro fede ed il loro entusiasmo nel seguire il Cristo, per “splendere come astri nella notte”.

Ricco anche il programma di intrattenimento. Alle 21.00, spettacolo teatrale “Gestisci l’ansia Show – Momenti comici”, a cura della Compagnia teatrale parrocchiale “SenzArte”.

La festa proseguirà il 25 agosto con attività ricreative organizzate dalla Parrocchia. Alle ore 15.00 avrà inizio il programma di giochi: Giochi popolari per tutti i bambini del quartiere; il “Mangia-Spaghetti” per adulti; la Miss-Crostata, tutti con premi per i vincitori. A seguire, Pennettata e degustazione dolci con un contributo di € 3.

Adriana Letta

Foto di Adriana Letta e Alberto Ceccon

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