Concorso: Disegna il logo “Il Cammino di Canneto”

Parte da oggi fino al 20 luglio il nuovo concorso diocesano organizzato dalla Pastorale Digitale

 

Progetto “Il Cammino di Canneto”

Il Cammino prende il nome dal Santuario della Madonna di Canneto, che sorge nel cuore del parco Nazionale d’Abruzzo, a m. 1020 s.l.m., alle falde del sottogruppo montano del Meta, dove sgorgano freschissime le acque del Melfa, nell’amena e pittoresca valle omonima, facente parte del Comune di Settefrati (FR). Il toponimo di Canneto, giusta la sua accezione, deriva probabilmente dalla presenza in loco di canne, oggi del tutto scomparse. Una chiostra di monti e di faggete, dominate sullo sfondo dal gruppo della Camosciara, fa da splendida cornice all’antico e nuovo tempio.

E’ la Storia, la Tradizione, la Cultura, la Fede a consegnarci “Il Cammino di Canneto”: da secoli persone di ogni età, ceto sociale, cultura, intraprendono quel cammino a piedi che li porta al Santuario di Canneto. Non è un’invenzione moderna, non è la riscoperta di una tradizione, ma il vissuto ininterrotto di un cammino che ha sfidato i secoli, percorso da un susseguirsi di generazioni, con l’unico scopo di raggiungere il “luogo” per vivere la bellezza di un’esperienza, l’incontro con la Stella del Monte Meta, la Vergine Bruna, S. Maria di Canneto. Le Compagnie salgono sull’ermo Canneto, sgranate in lunghe processioni, attraverso antichi tratturi scavati sulla roccia e sui balzi a strapiombo, già conosciuti dal pellegrinaggio pre-cristiano. Nei giorni della festa esse si riversano nella valle da ogni angolo: a Nord provenienti dall’alto Sangro (Abruzzo), attraverso i valichi oggi detti di Forca Resuni e Passo dell’Orso; ad Est dall’alto e medio Volturno (Molise) attraverso il Passo dei Monaci; a Sud dal versante del Melfa e del medio e Basso Liri (Lazio e alta Campania), attraversando Atina, Settefrati e Picinisco.

Il Progetto “Il Cammino di Canneto” coinvolge il territorio di quattro regioni Lazio, Campania, Molise, Abruzzo, legate dal culto della Madonna Bruna del Santuario di Canneto in Settefrati (FR), Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, da tradizione antichissima e che dai  centri di queste quattro regioni fa affluire centinaia di migliaia di pellegrini che, a piedi, in prevalenza nei giorni della Festa, 18-22 agosto di ogni anno, e con altri mezzi di trasporto nel resto dell’anno, si recano in questo Santuario posto a mille metri di altezza per manifestare la propria devozione.

L’ambiente, il paesaggio sono parte integrante del Cammino. “Il paesaggio è un bene comune e il suo futuro è anche il nostro. Il paesaggio è la nostra casa. L’irripetibile paesaggio locale è la casa di quelli che vi abitano. Esso segna l’alleanza millenaria tra la natura e la storia, indica il rapporto tra l’attività creatrice dell’uomo e quella della natura, la tensione perennemente creatrice tra vita e forma. E’ l’oikos di una cultura, la culla di una cultura, la fisiognomica di una comunità, ciò che racchiude le sue potenzialità simboliche“ (R. Regni, Paesaggio educatore, Armando Editore). La natura inoltre è all’origine del fascino spirituale di un eremitaggio o di un’abbazia: sono luoghi dove è ancora possibile ascoltare il canto del creato.

Per “Il Cammino di Canneto” s’intende non semplicemente l’insieme dei percorsi per raggiungere il Santuario quanto l’intera area legata non solo al territorio geografico, ma anche alla cultura, alle tradizioni, agli stili di vita, alle esperienze religiose come risposta alla necessità di tutela, di valorizzazione nella sua specifica peculiarità storica, culturale, ambientale, economica, spirituale. Di conseguenza, s’intende un sistema territoriale che recupera, valorizza e promuove, attraverso una strategia coordinata e integrata, il patrimonio religioso,  storico, artistico, culturale, paesaggistico, architettonico, museale, ludico, ricettivo.

Di seguito il bando del concorso per disegnare il logo “Il Cammino di Canneto”:

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