Cassino, grande festa in Ateneo per i 30 anni del CUS

Celebrati i trent’anni dalla costituzione del Centro Universitario Sportivo – Avanzata l’ipotesi di una nuova candidatura di Cassino ai C.N.U. del 2020 – Dal 2 al 7 giugno ci sarà, organizzato dal Cus, il Campionato Europeo di Beach handball

Aveva promesso che la cerimonia non sarebbe stato un punto di arrivo, ma, semmai, un punto di (ri)partenza. E così è stato. Il vulcanico e dinamico del presidente del Cus Cassino, Carmine Calce, ha subito voluto mettere alla prova la nuova dirigenza dell’ateneo, guidata dal Rettore Giovanni Betta, e quella dell’amministrazione comunale, con Carlo Maria D’Alessandro sindaco, per bissare il successo e la straordinaria kermesse del 2013 organizzata con il Sindaco Petrarcone ed il Rettore Attaianese. Quindi ha esortato: “Perché non organizzare nuovamente a Cassino i Campionati Nazionali Universitari?”. Più che un auspicio, un impegno: “Candidiamo Cassino per l’edizione dei C.N.U. del 2020”. Con queste parole Carmine Calce ha scaldato i cuori dei tanti atleti e delle tante istituzioni presenti la mattina di lunedì 5 nell’aula magna del Campus Folcara dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale, per celebrare i trent’anni del Centro Universitario Sportivo.

La giornalista Elena Pittiglio che ha presentato l’evento ha ricordato quando, il 10 febbraio del 1985, l’allora prorettore Franco Gagliardi (era rettore dell’Unicas Pierluigi Parroni) istituì le pratiche per far nascere il centro sportivo all’interno dell’Università di Cassino. Ci volle un anno. Nel 1986 con il commissario Elio Cosentino prima, e Michele Bevilacqua poi, il Cus divenne realtà. Il primo presidente fu eletto però solo a metà degli anni Novanta: Franco Simeone. Quando il Cus aveva ormai dieci anni, ovvero nel 1996, arrivò con tutto il suo entusiasmo Carmine Calce che ormai da un ventennio è non solo il presidente, ma l’anima e il cuore del Cus Cassino. Lui festeggia venti anni di presidenza; l’anno scorso la Maratona di Primavera – che è ormai un appuntamento irrinunciabile per Cassino il 25 aprile – ha festeggiato un quarto di secolo.

Ciò a dimostrazione che il Cus non è stato e non è solo sport, ma anche amore per la città in senso lato. E per il sociale, soprattutto: per questo i festeggiamenti del trentennale sono partiti a maggio all’interno della Cascina di San Pasquale di Exodus in occasione della “Mille giovani per la pace” con una partita a calcetto tra la compagine del Cus e quella di Exodus. Non è un caso che lunedì mattina in aula magna, a fare da cornice alla splendida cerimonia, c’era il Coro di Exodus che ha deliziato gli intervenuti con diversi brani.

In rappresentanza della Chiesa diocesana – legata all’Università cassinate da un Accordo di collaborazione – era presente Mons. Domenico Simeone, che ha portato il saluto del Vescovo Antonazzo, impossibilitato a partecipare. In platea c’erano praticamente tutti:dall’onorevole Anna Teresa Formisano al presidente della Bpc Donato Formisano, passando per gli attuali ed ex amministratori, tutti sono intervenuti per dire la loro. A portare il suo contributo è stato anche l’assessore regionale Rita Visini, che molto si è complimentata con il Cus. Al tavolo dei relatori anche due olimpionici: Daniele Masala, che oggi è delegato del rettore alle attività sportive e Leurent Ottoz che del Cus Cassino è vice presidente. Inevitabilmente la cerimonia è stata l’occasione per evidenziare quanto di buono è stato fatto per la città e per il territorio. L’ex rettore Ciro Attaianese ha ricordato la ricaduta infrastrutturale che c’è stata con i C.N.U. del 2013 sia in città (la pista di atletica “Mennea”) che nel Campus (con i tanti impianti sportivi).

Il rettore Betta e il sindaco D’Alessandro raccolgono ora il testimone e sono pronti a nuove sfide. Lunedì, nel corso della cerimonia, hanno difatti evidenziato il ruolo centrale che ha lo sport. Presente anche il sindaco di Atina ing. Silvio Mancini, visto che anche lì il Cus gestisce degli impianti e lì gioca la squadra di volley che sta regalando molte soddisfazioni. La cerimonia si è infatti chiusa con la premiazione degli atleti del Cus più meritevoli e, a proposito di eventi da realizzare ora che inizia il trentunesimo anno, ce n’è già uno in programma: la squadra di pallamano di Antonio Viola ha annunciato che dal 2 al 7 giugno ci sarà il campionato europeo di beach handball. Ovviamente targato Cus Cassino. Da trent’anni l’orgoglio della città e dell’Università di Cassino.

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