4 Novembre 2017 – Sabato – trentesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Lc 14,1.7-11

Parola del giorno: Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto”
Gesù, con delicatezza e arguzia, a chi lo osserva con malizia
risponde con un’annotazione che mette tutti allo scoperto.
Da ottimo osservatore ha ben notato che non è ben voluto
nella casa dove è invitato, ma anzi controllato a vista
per coglierlo in fallo e avere di che discutere con lui
e soprattutto di che accusarlo avanti a tutti.
Uomo libero e disinvolto nel suo dire ed operare,
Gesù approfitta anche di questa occasione per alimentare
riflessione e attenzione sul modo di fare di ciascuno.
Sembra quasi di vederlo questo andirivieni di invitati:
la ricerca del primo posto e la presunzione
di chi si mette bene in mostra e si piazza in prima fila.
Ed è anche facile immaginare l’imbarazzo che ne deriva
non appena il padrone di casa fa giustizia fra i commensali
e invita l’ospite di riguardo al posto del primo,
che, invece, è costretto a defilarsi in silenzio, umiliato
e con gli occhi bassi, per andare al posto in fondo.
Che figura, e che vergogna per l’invitato presuntuoso!
Quanta gioia e quanto onore per l’invitato al primo posto
che invece, umilmente, si era fermato tra gli ultimi,
nel momento in cui il padrone, pubblicamente,
lo accompagna avanti a tutti!
 

Dal Vangelo secondo Luca
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

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