#UNDER CONSTRUCTION# Campo estivo Giovanissimi

#UNDER CONSTRUCTION#

Campo estivo Giovanissimi

 

Come ogni anno l’estate è tempo di campi scuola per l’Azione Cattolica. I giovanissimi di diverse parrocchie della diocesi hanno trascorso i giorni 8-9-10 Agosto a Castellafiume e 11-12-13 Agosto a Montecassino tra attività, catechesi, confronto e condivisioni, ma anche gioco e divertimento.  Sono stati chiamati, sulla traccia delle tappe compiute dal popolo d’Israele, a interrogarsi su ciò che li rende schiavi e sui loro limiti, per poter compiere il passaggio dalla schiavitù alla libertà. “Under Construction”, il titolo del campo, ha voluto significare che la stagione da loro vissuta è un cantiere aperto, tra presente e futuro da costruire, ciascuno con le proprie idee, sogni e progetti. Per alcuni è stata la prima esperienza di campo, abbiamo lasciato loro lo spazio per raccontare le emozioni e le impressioni di questi giorni vissuti insieme a noi, come Serena: “Questi tre giorni sono stati un’esperienza davvero unica, un ricordo che rimarrà sempre dentro di me. Devo ammettere che mi sono serviti molto, per crescere e per comprendere alcune parti di me di cui ancora non ero a conoscenza. Con questo campo scuola mi sono resa conto di quali fossero i miei limiti e anche quelli delle altre persone, che tutti insieme abbiamo definito come schiavitù. Sono degli ostacoli che la nostra vita ci pone e che solo attraverso il coraggio siamo in grado di superare. Sono contenta anche per il fatto che ho conosciuto nuove persone e abbiamo legato in pochissimo tempo”. E Gabriella: “Per me essendo stato il mio primo campo l’ho trovato davvero un’esperienza unica, innanzitutto perché  ho fatto nuove amicizie e soprattutto perché mi ha  permesso di conoscermi meglio e a superare tutte le mie insicurezze che prima avevo. Sono davvero contenta di aver fatto questa esperienza: la consiglio a tutti.”

Letizia: “Quando mi hanno chiesto di scrivere un mio pensiero sul campo Giovanissimi vissuto ad agosto sono state tante le cose belle che mi sono riaffiorate nella mente. Non è un caso che io abbia usato la parola vissuto. Il campo per me è stato vita piena. Tre giorni speciali ed intensi. Tre giorni lontano dalla quotidianità e dalla monotonia che mi hanno regalato tanto. Con il campo ho capito tante cose e soprattutto sono riuscita a capire un pochino di più me stessa e questo solo grazie ai miei compagni di viaggio e soprattutto grazie a Dio. Per tutti quei ragazzi che hanno paura o vergogna a rispondere sì alla chiamata di venire al campo esorto solo a non averne. Non sopportate sulle spalle quei pesanti mattoni dei giudizi degli altri, mollateli. Amatevi e vivete. Il campo è un’esperienza meravigliosa che vi dona molto e questo ve lo dice una ragazza che è proprio come voi. È stata la prima volta per me a parteciparvi e non c’è stato neanche un millesimo di secondo in cui io mi sia pentita di aver fatto la valigia per andare lassù, a Castellafiume, con tanti ragazzi che neanche conoscevo. Ecco un altro punto chiave importante di questo campo: conoscere. Forse a volte non riuscivo a ricordare i nomi di alcuni compagni ma conoscevo i loro sogni, le loro preoccupazioni, i loro problemi e le loro paure. E loro conoscevano me. Non capita spesso di sentirsi compresi e di avere l’opportunità di confrontarsi con qualcuno che ha i tuoi stessi pensieri che ti affannano e che ti tengono lontano dalla serenità oppure le stesse aspettative e la stessa volontà di vedere i propri desideri realizzarsi; qualcuno con cui ridere a crepapelle e cantare sotto le stelle nella spensieratezza più totale come se vi conosceste da una vita. Non capita spesso di non sentirsi soli, sicuri di avere qualcuno al tuo fianco che ti supporta e sorregge anche quando in realtà sei in totale solitudine, nel deserto.  L’esperienza del campo non è un’esperienza qualsiasi. Una volta concluso senti dentro di te un cuore nuovo, pieno di emozioni, di pace, di armonia, di vita. Non capita spesso, perciò rispondi si.” Martina: “Il campo per me è stato un miscuglio di emozioni, ho alternato momenti di gioia e divertimento a momenti di riflessione. Sono stata in compagnia di persone fantastiche: ragazzi, animatori e il mitico Don Ercole. È incredibile come sappia travolgerci tutti, non ricordo un momento in cui mi sono annoiata ad ascoltarlo. Ridendo e scherzando con lui e gli altri ragazzi ho iniziato a capire a quali valori dare più importanza, cose che ignoravo totalmente. Ho capito che devo iniziare ad apprezzare i sacrifici della mia famiglia. Per questo posso essere solo grata alla partecipazione al campo, a Don Ercole, agli animatori, ai miei compagni di campo che si sono rivelati grandi amici e a Martina, che ci ha dato l’opportunità di partecipare. Spero di poter ripetere l’esperienza anche l’ anno prossimo”.

Per altri, non alla prima esperienza, la riprova di un’occasione intensa, come Lorenzo: “Il campo di quest’anno ha rappresentato per me un importante percorso interiore. Infatti ho riflettuto su me stesso,su quello che sono e cosa mi rende schiavo o libero,ho analizzato a fondo le relazioni che ho,con trasparenza e obiettività. Ho ricevuto tanto e ho condiviso tanto. Infatti la cosa che mi è piaciuta è stata questa: condividere i nostri sogni e i nostri progetti,vederli con gli occhi degli altri. Sono felice di essere venuto e di essere stato bene,di aver incontrato nuove persone e rafforzato rapporti con i miei compagni della parrocchia”

E ancora Alessandro: ”Il campo scuola io lo vedo non solo un momento di condivisione con tutti quanti ma anche la costruzione di una famiglia. Questo è stato il mio secondo campo e la nostra famiglia si è allargata e unita ancora di più. La cosa più bella che credo ci  sia è l’unione e l’amore che noi ragazzi insieme all’Azione Cattolica di tutto il mondo manifestiamo con l’amore verso nostro Signore.”

Per Alessandra: “Under construction, lavori in corso è stato un campo formativo e pieno di emozioni.

Bello perché ci ha insegnato a riscoprire noi stessi analizzando le nostre paure che in realtà si sono rivelate solo un peso dal quale possiamo liberarci grazie alla nostra volontà. Bello perché ci ha fatto capire il valore della libertà, che è sacra e che tuttavia non porta automaticamente alla felicità perché in questa vita non si è mai liberi e basta, si è sempre liberi di…e noi in questo campo siamo stati liberi di sognare, in grande, liberi di volare in alto. Abbiamo imparato a non piangere per la nostra sofferenza ma a lottare per la nostra felicità.

Ma anche per Giulio: “Il campo è stato un’esperienza bellissima, ho conosciuto nuovi amici che mi hanno stravolto completamente la vita,sono stati in grado di farmi vedere le cose in un modo migliore e grazie al percorso fatto con loro e gli animatori sono riuscito ad accrescere la mia fede in Dio”.

E ancora Ester ci dice che: “Il campo di AC di quest’anno ci ha spinto a riflettere sul progetto di vita che Gesù ha per noi e se i “segni” che Lui ci manda sono chiari a noi ragazzi. Mi sono resa conto che il Signore è molto più vicino di quanto possa sembrare e basta tenere sempre l’orecchio teso a Lui per cogliere ciò che è stato preparato per noi”.

Un ultimo pensiero da condividere,ma non ultimo rispetto ai numerosi ragazzi, quello di Eliana: “Condividere i miei pensieri, le mie idee, i miei progetti con le altre persone non è stato mai il mio forte ma ho incontrato una che ha saputo ascoltarmi e ha saputo darmi dei consigli durante una passeggiata verso il Monastero Santa Maria della Rupe. Giunti al Monastero abbiamo svolto l’attività che mi è piaciuta di più “il deserto”, un’esperienza che ti offre la possibilità di parlare direttamente con il Signore e soprattutto di affrontare problemi della propria vita. A volte ci resta difficile fare anche quello, magari perché siamo troppo impegnati o forse perché vogliamo fuggire da quei pensieri. Il campo giovanissimi è un’esperienza bellissima, che ti fa crescere, ti fa riflettere, ti fa conoscere lati del tuo carattere che magari non conoscevi”.

Pensieri condivisi molto intensi che lasciano spazio, adesso, all’augurio per tutti i ragazzi da parte del settore giovani e dell’assistente Don Ercole, di un nuovo anno associativo altrettanto forte e pieno di scoperte.

 

Martina Petrilli & Serena Sarra

 

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