13 Novembre 2017 – Lunedì – trentaduesima settimana del Tempo Ordinario

Vangelo del giorno: Lc 17,1-6
Parola del giorno: “È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono”
Detto da Gesù vuol dire che davvero c’è poco da sperare:
gli scandali nel mondo sono inevitabili.
Lui stesso, l’unico che avrebbe potuto farlo,
neppure ci ha provato.
Non fa paura a Dio che, se lo permette,
sa bene che anche da esso potrà tirare fuori
un bene ancor più grande.
E ciò in barba a chi
è sempre pronto ad arricciare il naso,
o ad annusarne l’esistenza
per sbandierarne, sodisfatto, la notizia ai quattro venti.
Quello che fa paura è ciò che viene detto
per chi ne è la causa, soprattutto verso i piccoli: un “guai”
con delle conseguenze che prima di condannare il colpevole
stanno lì a metterlo in guardia tutti perché si stia lontano.
Gesù conosce bene il grave danno che lo scandalo procura
per questo – calcando un po’ la mano – dice che sarebbe meglio
utilizzare una pietra da mulino nei confronti di se stessi.
Ma se il discorso viene letto dalla parte
di chi subisce un torto, l’invito è ad ammonire
e, se si pente, a perdonare colui che lo ha fatto, perché ciò
darà modo di annodar legami, rendendoli più forti
e facendo di ogni frizione un’occasione di pace e di perdono.
Così sarà più agevole il cammino verso l’incontro con Colui
che conterà le pietre della nostra vita e le userà
– se gli permetteremo di prenderle dalle nostre mani –
per farne scala e ponte che ci consentirà
di raggiungere il Cielo.
   
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape,
potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

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