Il Signore è veramente risorto e “vi precede in Galilea, là lo vedrete”. Andate!

Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui.

Con queste parole del Vangelo di Marco rivolte a tutti gli evangelizzatori dal Vescovo, si era concluso martedì 16 Settembre il percorso dei sei incontri della Scuola di Evangelizzazione nella Chiesa di San Carlo ad Isola del Liri per i Missionari e gli operatori pastorali impegnati dal 21 al 27 Settembre nella Missione popolare diocesana. I missionari laici accompagneranno nell’annuncio del Kerygma i seminaristi del Seminario Leoniano di Anagni i parroci, presbiteri, religiosi e religiose. E proprio con la benedizione del Crocifisso, simbolo non di morte ma di Vita e resurrezione, unica, sola e vera speranza per tutti i cristiani, da parte del Vescovo e con la consegna del Crocifisso benedetto ai Missionari si è aperta l’attesa Missione Popolare diocesana.

Nella Chiesa di Santa Restituta a Sora, stracolma di fedeli provenienti da tutte le parrocchie della nostra diocesi, si è celebrata la Santa Messa per l’inizio della Missione. I giovani seminaristi sono stati accolti da un calorosissimo appaluso dei fedeli. Molto forti le parole iniziali del Vescovo. “E’ necessario un cambio di mentalità urgente e necessario, a favore di una pastorale di Evangelizzazione per rilanciare le nostre comunità in uno stato permanente di Missione. Missionarietà della Parrocchia ed evangelizzazione del territorio sono le coordinate indispensabili lungo cui si muove la vita pastorale.

L’omelia è poi proseguita analizzando i Verbi cardini che costituiscono la dorsale di una Pastorale Missionaria lungo la quale scorre l’annuncio di Gesù Cristo all’uomo di oggi e che sono stati consegnati a tutti ed in particolare ai Missionari dalla Liturgia della Parola della domenica: Cercare, Invocare, Ritornare e Perdonare

Cercare

Il peggior ostacolo alla fede oggi non è tanto il dubbio quanto l’indifferenza religiosa di chi non cerca più Dio”. È proprio questa indifferenza religiosa contro cui dovranno lottare i Missionari durante tutta la settimana nei centri di ascolto, nelle piazze, negli oratori, per strada, nei locali, dentro e fuori le Chiese…cercare le persone entrando prima in rapporto con loro e poi coinvolgendole attivamente. Spingerle a Cercare e ricercare quel Dio che per loro è ormai diventato indifferente, questo è il compito.

Invocare

Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato!” Come ricordato dal Concilio Vaticano II: “Nessuno può fuggire da se stesso nei momenti di maggiore rilievo dell’esistenza. Sono i momenti fondamentali in cui emergono i problemi del senso della vita, dell’amore, della sofferenza, della prova, della morte,…” I missionari devo, proprio, far in modo di far sorgere in coloro a cui si rivolgono l’invocazione a Dio tramite cui far nascere successivamente l’incontro con la Misericordia del Signore.

Ritornare

Il Verbo è utilizzato per identificare il ripensamento totale della propria esistenza. I Missionari devono far in modo che coloro a cui si rivolgeranno si sentano non solo attesi ma anche desiderati e cercati affinchè ciascuno possa ritornare al Signore.

Perdonare

Quella di Dio non è una logica spietata, non punisce. I suoi pensieri sono i nostri pensieri. Il pastore che ritrova la pecorella smarrita non la rimprovera per il suo carattere e per quello che ha fatto ma l’abbraccia tutto contento e la riporta all’ovile. I Missionari devono fare proprio come il buon pastore, essere amorevoli con tutti i cercatori di Dio. Amore, soprattutto amore questa è la Missione. La nostra comunità deve essere come un Ospedale da campo, luogo dell’accoglienza e dell’incontro verso tutti.

Il Vescovo ha concluso l’Omelia con il ringraziamento a tutti coloro che saranno impegnati in questa Missione: “Ringrazio voi, amati Sacerdoti e Religiosi, carissimi Missionari Laici, per la prontezza sobria e vivace con la quale avete accettato di mettervi in gioco, ma non per gioco”. Molto sentito il saluto finale come si vedeva al termine della celebrazione negli sguardi dei Missionari che stringevano forte tra le mani ed al petto il Crocifisso che gli era stato appena consegnato dai Vicari di zona: “A tutti vogliamo proclamare che Il Signore è veramente risorto e <<vi precede in Galilea, là lo vedrete>> (Mt. 28,7). Andate”.

Buona Missione a Tutti!

 – Riccardo Petricca

 

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