Il Saluto del Vescovo Gerardo Antonazzo a Sua Em. Rev.ma Card. Pietro Parolin

Saluto del Vescovo Gerardo Antonazzo

a sua Eminenza Reverendissima Cardinal Pietro Parolin

Segretario di Stato di sua Santità

 

Eminenza Reverendissima,

grazie per la sua cordiale e amabile presenza oggi nella nostra Chiesa diocesana. La fraterna partecipazione di S. Ecc.za mons. Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, e di padre Donato Ogliari, Abate Ordinario dell’Abbazia territoriale di Montecassino, unitamente alla corale partecipazione di presbiteri, di consacrati e consacrate, di alcuni detenuti della Casa Circondariale, dei volontari Unitalsi con alcuni ammalati, dei Cavalieri e Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro, dei rappresentanti di istituzioni civili e militari, dei fedeli laici giunti da ogni comunità parrocchiale, attestano la gioia comune nel partecipare all’Eucarestia da Lei presieduta per  celebrare la nostre lode al Signore e alla Vergine Maria, Assunta in cielo.

Nella sua persona, Eminenza, sentiamo particolarmente vicino, e direi in qualche modo presente, l’amato Papa Francesco. Il Decreto della Congregazione per i Vescovi, di cui oggi viene data lettura,  attua la decisione personale del Santo Padre di concedere alla chiesa madre di cassino il titolo e la dignità di CHIESA CONCATTEDRALE della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Il Decreto della Santa Sede è datato al 9 luglio 2018, nella significativa ricorrenza del ringraziamento annuale di Cassino alla Madonna Assunta per la sua speciale protezione sulla Città, soprattutto in alcune eventi storici particolarmente avversi e dolorosi.                                                                                                                                                                                                                                          La nostra Chiesa particolare, Eminenza, rende grazie al Signore per la benevolenza del Santo Padre, il quale con questa sua personale volontà si rende paternamente presente nella cura pastorale della nostra Diocesi. Lo vogliamo oggi in modo speciale, perché non manchi mai “dalla Chiesa  incessantemente a Dio una preghiera per lui”, come scrive il testo degli Atti degli apostoli in riferimento all’apostolo Pietro in prigione (Atti 12,5).

Affidiamo a Lei, Eminenza, il nostro vivo desiderio di far giungere personalmente al Papa la devozione grata e filiale della nostra Chiesa diocesana.

Grazie.

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