Una vera festa, quella sperimentata domenica 19 novembre scorso nel Santuario di Canneto
La Comunità Santa Maria Assunta di Atina, in sintonia con le linee guida della Diocesi, ha voluto proporre una Festa della Famiglia, con “le famiglie”. A sorpresa tante famiglie “al completo” hanno dato la propria disponibilità: genitori, figli, anche i nonni; tutti hanno voluto esserci in questo giorno speciale per loro.
Già prima delle undici tutti erano al Santuario, anche il Vescovo Gerardo Antonazzo, che ha accolto calorosamente le famiglie.
Molto bella e partecipata è stata la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo, concelebrata dal Parroco don Mimmo, animata dal canto dei bambini. Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato: “Il nostro essere cristiani deve incidere nella nostra vita sociale e familiare. E’ il Signore che ci rende capaci di incidere nella realtà attraverso i talenti che dà a ciascuno. Nessuno può dire di non aver ricevuto nulla da Dio. Tutti abbiamo la possibilità e la capacità di vivere a immagine e somiglianza di Dio. Dentro queste qualità che Dio ci offre noi dobbiamo fruttificare: è la capacità di amare. Dobbiamo saper attingere dalla forza del sacramento del matrimonio il dono della consapevolezza, della reciprocità, dell’amore, perché se si fallisce nell’amore si fallisce nella vita.”
Davvero particolare è stato il momento di catechesi che il Vescovo ha offerto ai genitori, attraverso la presentazione della Lettera Pastorale nella versione audio-visiva preparata per la circostanza. I genitori sono stati attenti e motivati e il Vescovo, dal canto suo, si è mostrato soprattutto “Parroco”.
Il pranzo comune è stato il segno della gioia dello stare insieme; diciamo, allora, che la gioia di fare famiglia non è soltanto il titolo di una Lettera Pastorale ma è l’esperienza possibile per tutte quelle famiglie che vogliono trovare nella Comunità Parrocchiale una “famiglia di famiglie”.